Circolare 19

Indicazioni ai docenti per l’assegnazione dei compiti a casa

Indicazioni ai docenti per l’assegnazione dei compiti a casa

OGGETTO: Indicazioni ai docenti per l’assegnazione dei compiti a casa.

AI fine di rendere ottimale l’interazione con il contesto esterno che di fatto incide, secondo la ricerca internazionale, per l’80% sul risultato scolastico degli studenti, è necessario regolamentare la mole dei compiti assegnati per casa.

La scrivente, pur nel riconoscimento dell’autonomia e indipendenza dell’insegnamento, come dall’art. 33 della costituzione, ritiene necessario ed urgente sensibilizzare il personale docente, anche alla luce di tre Circolari del MIUR e degli orientamenti che nel tempo hanno caratterizzato numerosi ministri della pubblica istruzione.

Si richiama in particolare l’ attenzione del personale docente su disposizioni ministeriali già presenti fin dagli anni ’60 del secolo scorso:

  • La C.M. n. 6 del 20.2.1964 indica che i compiti a casa sono “particolari forme di lavoro indispensabili per la formulazione dei giudizi che la scuola è tenuta ad esprimere” i quali si contemperano con “l’esigenza di dosare opportunamente il lavoro a casa”;
  • La C.M. n. 431 del 30.10.1965 la quale precisa che ”un sovraccarico degli impegni di studio nuoce alla salute dei giovani” e che l’assegnazione dei compiti a casa deve tener conto della “necessità di contemperare le varie e non sempre concordi esigenze delle famiglie“;
  • La C.M. n. 177 del 15.5.1969 indica che “va considerato che nelle giornate festive moltissime famiglie italiane trovano l’ unica occasione di un incontro dei propri membri”. Tale nota ministeriale, tutt’ ora vigente, dispone che agli alunni delle elementari (primaria) e medie (secondaria di primo grado) “non vengano assegnati compiti a casa e/o verifiche per il giorno successivo a quello festivo”.

Si vuole prestare particolare attenzione al Tempo Pieno nella Primaria, in quanto è doveroso ricordare che questo si svolge in n. 40 ore settimanali e che, per la particolare età degli alunni, i compiti a casa dovrebbero essere un’eccezione e non la consuetudine. In particolare si rammenta che lo sviluppo cognitivo deriva dalle numerose esperienze che l’ alunno vive e che può arricchirsi con viaggi e attività svolti con la propria famiglia o semplicemente relazionandosi con i propri coetanei. Alcuni studenti potrebbero approfittare del tempo libero, per coltivare le numerose attività che spaziano dagli interessi culturali, a quelli artistici e sportivi.

Lo stesso orientamento vale per la Scuola Secondaria di I grado e la Scuola Primaria con orario antimeridiano, le quali avendo tempi più lunghi distribuiti su 5 giorni devono tener conto del fatto che l’ assegnazione dei compiti a casa non deve avvenire in modo esagerato e in sovraccarico.

Tale disposizione è pensata anche in riferimento al fatto che non è pensabile esporre ad eccessivo lavoro a casa gli alunni dopo la mattinata scolastica e nei giorni in cui gli alunni sono impegnati in attività pomeridiane previste nel Piano Triennale dell’ Offerta Formativa.

Si esortano, dunque, i coordinatori di classe e i docenti prevalenti a monitorare il carico dei compiti a casa assegnati dai singoli insegnanti, in modo da non rendere eccessivamente gravoso il lavoro degli studenti e di prevenire fenomeni di disaffezione allo studio.

  • Si ricorda inoltre ai docenti che i compiti a casa devono essere caricati sul RE, Classe Viva Spaggiari, entro e non oltre le ore 14,00 di ogni giorno e in particolare del venerdì.
  • Eventuali attività di approfondimento su classroom devono essere evidenziate a partire dal registro che fa fede per tutte le indicazioni di lavoro.
  • Si raccomanda di esplicitare, sempre sul registro, gli argomenti delle verifiche, fornendo chiare indicazioni per il ripasso.
  • L’uso di classroom non richieda stampe ulteriori alle famiglie che hanno già acquistato manuali disciplinari ma possa offrire strumenti solo esemplificativi senza raddoppiare il lavoro e i tempi di studio.

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